Continuous Learning: come si impara nell’era digitale e come metterlo in pratica
3 Giugno 2021 in People Experience
Come leva fondamentale per accogliere e favorire l’innovazione, sempre più fondamentale appare la creazione di un ambiente aziendale che favorisca il Continuous Learning.
I numeri dimostrano l’importanza di questa modalità di apprendimento. Secondo uno studio del McKinsey Global Institute, entro la fine del decennio circa 375 milioni di lavoratori saranno costretti a cambiare lavoro o acquisire nuove skill, un trend che continua ad accelerare.
Che cosa significa Continuous Learning
il Continuous Learning è il processo di apprendimento di nuove abilità e conoscenze su base continuativa. Favorire il Continuous Learning non è solamente un’opportunità, quanto più una necessità: nell’era digitale il cambiamento è così rapido e incalzante da imporre la necessità di aggiornamento e formazione continui.
I benefici che il Continuous Learning porta con sé sono indiscutibili e si esplicano su più fronti: permette di mantenere alto il livello di aggiornamento a livello personale e aziendale, combatte la routine, permette di scoprire nuovi talenti, rimodula costantemente le skill in ottica di allargamento delle competenze.
Secondo Deloitte, le aziende che investono in una cultura di apprendimento continuo godono di una serie di vantaggi, tra cui spicca il dato del 92% di probabilità in più di innovare. Anche la University of Guelph definisce il Continuous Learning necessario in una fase di repentini cambiamenti economici come quella che stiamo attraversando.
Continuous Learning: come si impara e come farlo in azienda
Come coltivare un ambiente efficace per il Continuous Learning in azienda?
In prima battuta è necessaria la consapevolezza dei manager. Da un sondaggio effettuato tra i leader delle risorse umane e riportato in un articolo della Harvard Business Review nel 2018, emerge che i dirigenti HR si aspettano che i manager impieghino il 36% del loro tempo nella formazione e nella valorizzazione del personale. Eppure, un sondaggio tra i manager ha rivelato che il tempo stimato effettivamente dedicato a questa attività è del 9%. Il cambiamento, dunque, deve partire dai leader, anche di ambito HR.
Fondamentale è diffondere una cultura incoraggiante, aperta alla crescita e propensa al cambiamento, che premi chi “impara ad imparare” e faccia percepire come ben speso il tempo utilizzato per aggiornarsi.
Un ecosistema di questo tipo favorisce l’introduzione di risorse e strumenti utili per un apprendimento continuo. Ed entrando nello specifico degli strumenti, non possiamo che rivolgerci all’e-learning. Nell’era del digital, l’e-learning è la risorsa più importante per incentivare il Continuous Learning. Questi sono i motivi principali:
- modularità e personalizzazione dell’ambiente di apprendimento;
- specificità dei contenuti verticali;
- facile fruizione, da device e luoghi diversi e senza bisogno di troppo tempo libero da dedicare alle singole sessioni, che possono essere comodamente spezzettate;
- facilità di aggiornamento: una piattaforma di e-learning può incrementare facilmente nuovi contenuti, vantaggio innegabile soprattutto a fronte di un abbonamento a tempo (ad esempio annuale) che permetta di accedere costantemente alle novità;
- misurabilità e monitoraggio delle attività svolte, con l’opportunità di stabilire piccoli traguardi e percorsi studiati secondo schemi di gamification;
- condivisione: molte piattaforme di e-learning consentono l’interazione, lo scambio in tempo reale, il confronto.
Nel concetto di e-learning è contenuto il principio stesso di Continuous Learning: a riprova di ciò può essere utile soffermarsi sull’intervento di Elliot Masie, che nel 1999 coniò il termine, al Corporate Digital Learning Summit del 2017 a Milano. Secondo Masie, la “e” non è da associare solo alla definizione di “electronic learning”, bensì a concetti come everywhere, everyone, evolving, efficient, engaging.
Una formazione per chiunque, accessibile da ovunque, in evoluzione, che coinvolga in maniera efficiente. Una formazione di conseguenza continua, che possa diventare la base di un mindset digitale e innovativo e permetta di coltivare senza limiti il costante miglioramento e affinamento delle proprie skill.