Digital Healthcare: trend e tecnologie da tenere sott’occhio
4 Aprile 2023 in e-Health
L’accesso a una Digital Healthcare più evoluta, nell’ambito di una nuova Sanità equa e sostenibile, non è più un sogno futuristico ma una necessità ormai assodata. Tuttavia, la strada verso la sua piena realizzazione non è ancora completa e c’è ancora tanto da fare per attuare quella trasformazione che promette di ridisegnare l’ecosistema della salute per i prossimi decenni.
Digital Healthcare, qual è il quadro della situazione nella sanità digitale
Secondo l’ultima rilevazione dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa relativa alla Digital Healthcare è aumentata del 12,5% nel 2021 rispetto all’anno precedente, toccando i 1,69 miliardi di euro – pari all’1,3% della spesa sanitaria pubblica.
In concreto, ciò si tradurrebbe in una crescita maggiore rispetto agli ultimi anni ma, come riporta l’Osservatorio, “non è ancora sufficiente a imprimere un cambio di marcia” per superare il divario accumulato. La tanto attesa trasformazione digitale – ipotizza l’Osservatorio – potrebbe “arrivare grazie agli investimenti previsti dal PNRR, che dedica a riforme e investimenti nel settore Salute l’intera Missione 6, con ben 15,63 miliardi di euro di risorse”.
Nel dettaglio, è indubbio che la pandemia abbia inciso profondamente sulla Digital Healthcare: si pensi alla diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico, spinto dalla necessità di scaricare green pass, referti dei tamponi e certificati vaccinali. Secondo l’Osservatorio, il 55% dei cittadini ne ha sentito parlare almeno una volta (era il 38% nel 2021) e il 33% lo ha già utilizzato (il 12% nel 2021).
In questo quadro, il digitale si rivela ideale per cercare informazioni in ambito salute per gli italiani. Il 53% dei cittadini ha utilizzato Internet per identificare possibili diagnosi sulla base dei sintomi e il 42% per cercare informazioni su sintomi e patologie anche prima di una visita.
Ma non solo: il digitale si è affermato anche nella comunicazione tra professionista sanitario e paziente. Il 73% degli specialisti, il 79% dei Medici di Medicina Generale (MMG) e il 57% degli infermieri utilizza app di messaggistica istantanea come WhatsApp per comunicare con i pazienti, che sono molto interessati al loro uso soprattutto per la rapidità con cui è possibile ricevere riscontro.
Sanità digitale: 5 trend da monitorare
Alla luce di quanto indicato, emerge come il trend chiave sia il ricorso sempre più massiccio alla tecnologia per la gestione di tutte le declinazioni del patient journey. Andiamo più nel dettaglio con le 5 tendenze da tenere sott’occhio nel 2023 per l’evoluzione della Digital Healthcare.
1. L’approccio paziente-centrico è prioritario
La Sanità è sempre più orientata verso un modello che mette al centro dell’assistenza le esigenze e le preferenze dei singoli pazienti. Tale tendenza viaggia di pari passo con un incremento della responsabilizzazione e dell’informazione dei pazienti stessi: considerato che le soluzioni digitali consentono loro di assumere un ruolo più attivo nella gestione della malattia, viene da sé che le organizzazioni sanitarie mirano a incorporare la centralità del paziente all’interno della loro strategia, migliorando così i risultati sanitari e la soddisfazione legata all’esperienza di cura.
Nel concreto, ciò si realizza attraverso la personalizzazione dei piani di trattamento in base alle esigenze di ciascun individuo, la fornitura di assistenza ad hoc e il maggior coinvolgimento dei pazienti durante l’intero percorso della malattia.
2. L’apporto dell’Intelligenza Artificiale è sempre più cruciale
La spinta verso la telemedicina è destinata a continuare in modo più sostenibile e maturo rispetto agli ultimi due anni. A stimolarla sono i progressi nella tecnologia, che sta ampliando le possibilità della diagnostica da remoto: i dati raccolti dai sensori intelligenti possono essere analizzati automaticamente dagli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI).
In questo quadro, giocano un ruolo determinante wearables e dispositivi smart atti a monitorare e raccogliere nel dettaglio i parametri di salute del paziente. Inoltre, I sistemi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS) e l’AI stanno confermando la loro capacità di analizzare vasti insiemi di dati medici e comportamentali, cercando le migliori terapie e personalizzando il trattamento.
La medicina sta anche lentamente scoprendo le capacità della realtà virtuale (VR) e aumentata (AR) nel trattamento e nella prevenzione delle malattie. Il punto di forza sta nella realizzazione di potenti simulazioni di scenario, in cui poter agire senza conseguenze tangibili e potenzialmente negative. In questo senso, se da un lato VR e AR vengono impiegate per la formazione medica, dall’altro si rivelano di enorme supporto per operazioni particolarmente delicate.
3. Verso le terapie digitali in tutta Europa
I Paesi europei stanno cercando di riorganizzare il mercato delle app sanitarie, con l’obiettivo di finanziare quelle più affidabili e sicure. In questo senso vediamo due esempi virtuosi di accelerazione verso vere e proprie terapie digitali.
In Germania, sono le “app su prescrizione” a restare sotto i riflettori. È il caso di un sistema di applicazioni denominato DiGAV, appositamente progettato per supportare pazienti e medici nella gestione delle terapie: i medici prescrivono app specifiche proprio come fanno con i medicinali. Gli utenti possono scaricarle liberamente e il loro costo viene interamente rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale.
In Belgio si ricorre a una piattaforma centralizzata. Si tratta di mHealthBelgium, destinata alla prescrizione di app con marchio CE: la piattaforma raccoglie tutte le informazioni richieste direttamente in app, dedicate a pazienti, operatori e istituzioni sanitarie.
4. Attenzione alla sicurezza e alla protezione dei dati
I nuovi fornitori di assistenza sanitaria digitale non dispongono di strutture fisiche, ma offrono servizi di abbonamento virtuale collegati al monitoraggio della salute e al coaching in determinate condizioni, ad esempio durante il trattamento di malattie croniche.
In questo contesto, la protezione dei dati nella Digital Healthcare è cruciale a causa della natura sensibile dei dati stessi. Al di là di best practice consolidate da seguire, è fondamentale che le organizzazioni sanitarie adottino misure di sicurezza avanzate ed evitino qualsiasi accesso non autorizzato che leda la privacy dei pazienti.
5.Digital Twin, un’opportunità da normare
Attraverso l’impiego dei Digital Twin (gemelli digitali), oggi è diventato possibile replicare e realizzare una copia digitale di un soggetto fisico, costantemente aggiornata e destinata a monitoraggio e controllo da remoto del suo stato complessivo di salute. L’architettura descritta, le applicazioni e l’implementazione dei Digital Twin si basa su big data e cloud, fusione dei dati e soluzioni di AI che devono operare in tutta sicurezza.
Date le possibili conseguenze giuridiche dell’impiego di sistemi AI in ambito sanitario, tuttavia, l’implementazione di queste soluzioni rende necessario definire regole transnazionali uniformi che individuino i limiti di intervento dei sistemi di Intelligenza Artificiale. L’uniformità della normazione deve basarsi sull’architettura del GDPR e del Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, nonché sul Programma 2030 “Percorso verso il decennio digitale”.